Walker, un altro Bale in casa Tottenham

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  1. »Fërnandõ Torreš 9
     
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    ROMA - Il calendario non è semplice: l’Aston Villa in trasferta e il Fulham in casa, al White Hart Lane. E’ la settimana della verità per il Tottenham: domani l’esame a Birmingham contro la squadra dello scozzese Alex McLeish, impegnata ancora nella corsa alla salvezza; il 13 maggio la sfida con il club di Mohamed Al Fayed, che sogna l’Europa League. Il Tottenham si gioca un posto in Champions in questo finale da brividi della Premier League: è quarto a quota 65 con il Newcastle, ma è in vantaggio per la differenza reti (+ 17 contro + 9) rispetto al gruppo guidato da Alan Pardew. In realtà, l’ambizione spinge Harry Redknapp a guardare più in alto: punta alla terza poltrona, cerca il sorpasso sull’Arsenal, bracca Arséne Wenger, ha due punti in meno del francese, fermato nella penultima giornata dal Norwich (3-3). Un derby bollente, uno sprint tra vicini di quartiere, visto che Tottenham e Arsenal hanno il loro domicilio nella zona nord di Londra. Assalto alla Champions per entrare dall’ingresso principale ed evitare il rischio del preliminare: ecco l’obiettivo di Redknapp. E gli Spurs si presentano al passaggio a livello più importante della stagione con una serie di certezze. Hanno tolto dal mercato Gareth Bale, ventidue anni, gallese, esterno sinistro, dieci reti in Premier League, blindato da un contratto che scade nel 2015. Resterà ancora a Londra, nonostante le offerte di Real Madrid e Barcellona. Il Tottenham temeva di dover cercare, in estate, anche un nuovo allenatore. Invece la scelta a sorpresa della Football Association ha tolto il presidente Daniel Levy dagli imbarazzi: si andrà avanti con Redknapp, che sembrava destinato a diventare il ct dell’Inghilterra, ma alla fine a spuntarla è stato Roy Hodgson, l’attuale allenatore del West Bromwich Albion. La terza sorpresa è legata a Luka Modric, trequartista croato, classe 1986, quattro gol in questo campionato, ex Dinamo Zagabria, arrivato a Londra nel 2008: ha tanti estimatori, ma non è in vendita neppure lui.

    WALKER E BALE - Il Tottenham, un anno fa, si divertì a eliminare il Milan negli ottavi di Champions League, prima di arrendersi al Real Madrid. Non vince la Premier dal 1961, quando conquistò il titolo per la seconda volta nella sua storia. Era la squadra degli attaccanti Bobby Smith e Les Allen, autori rispettivamente di ventotto e ventitré gol. Il tecnico era Bill Nicholson. Gli Spurs stanno riemergendo a certi livelli dopo un periodo faticoso. Negli ultimi vent’anni hanno conquistato solo due Coppe d’Inghilterra (nel 1999 e nel 2008). Ora le ambizioni sono cambiate. Un rilancio in grande stile, frutto di una serie di intuizioni brillanti: dall’acquisto del brasiliano Sandro, mediano, ex Internacional di Porto Alegre, alla crescita del centrocampista Jake Livermore, entrambi del 1989. Il Tottenham è ricco di qualità: da Aaron Lennon a Rafael Van der Vaart, fino a Emmanuel Adebayor, in prestito dal Manchester City. Può mettere in mostra uan straordinaria coppia di esterni. Bale vale un pozzo di petrolio. Ma anche sulla fascia destra, Redknapp ha tirato fuori un altro talento. Si chiama Kyle Walker, festeggerà ventidue anni il prossimo 28 maggio, è un terzino, è stato appena eletto miglior giovane della Premier League: a votarlo sono stati i suoi colleghi. Può fare il centrocampista, ma è sulla linea dei difensori che ha trovato la sua dimensione ideale. Il Tottenham, due giorni fa, l’ha convocato nei suoi uffici, al numero 748 di High Road, e gli ha fatto firmare un contratto fino al 30 giugno del 2017. E il rinnovo di Walker è l’ennesimo tassello di un mosaico che comincia già a prendere forma in vista della prossima stagione.

    GLI APPLAUSI - E’ stato la rivelazione della Premier League. Nel suo ruolo non ha avuto rivali: ora è in lizza per la convocazione in nazionale. Concreta la possibilità di trovare spazio nella lista di Hodgson per gli Europei in Polonia e Ucraina. Walker ha strappato applausi, è diventato titolare dalla quarta giornata contro il Wolverhampton, dopo aver giocato un tempo contro il Manchester United. Trentacinque presenze, un gol all'Arsenal e un altro - proprio pochi giorni fa, il 29 aprile - al Blackburn Rovers con una splendida punizione. E' un terzino attento in marcatura e abile negli inserimenti: è bravo in fase di anticipo, si occupa dell’esterno oppure della seconda punta, si sgancia con personalità, è veloce, salta l’avversario, chiede il pallone ai centrocampisti e si propone sul fondo. Ordinato, elegante, puntuale negli appoggi, bravo a sfornare cross. E’ alto un metro e 78, pesa 73 chili, è molto corretto: ha ricevuto solo quattro cartellini gialli in Premier League.

    IL PERCORSO - E’ cresciuto nel settore giovanile dello Sheffield United, che gli ha aperto le porte della sua scuola-calcio nel 1997, quando Kyle Andrew Walker aveva appena sette anni. E’ stato l’allenatore dello Sheffield United, Kevin Blackwell, a farlo debuttare nella serie B inglese contro lo Swansea, il 25 aprile del 2009. La prima apparizione tra i professionisti l’ha vissuta da terzino sinistro. Prima di essere ceduto al Tottenham, lo Sheffield United lo aveva prestato per un mese al Northampton, club di terza serie. Gli Spurs hanno acquistato il cartellino di Walker nel 2009 per cinque milioni e mezzo di euro. L’esordio in Premier League risale al 27 marzo del 2010: titolare per novanta minuti contro il Portsmouth al White Hart Lane, con Redknapp in panchina. Poi è tornato in prestito allo Sheffield per giocare con continuità. Nel 2010 l’esperienza nel Queen’s Park Rangers e nel 2011 ecco l’avventura di sei mesi nell’Aston Villa. Dalla scorsa estate, su precisa indicazione di Redknapp, è considerato uno degli intoccabili del Tottenham.

    DOPPIO TRAGUARDO - Fabio Capello lo aveva chiamato nella nazionale inglese per l’amichevole del 6 febbraio 2010 con la Danimarca. E sempre lui lo aveva schierato per sei minuti contro la Spagna (1-0, gol di Lampard, lo scorso 12 novembre) e tre giorni più tardi lo aveva promosso titolare contro la Svezia (1-0, gol di Barry). Walker ha fatto parte a lungo della nazionale Under 21 di Stuart Pearce. Ora ha due traguardi: aiutare il Tottenham a entrare in Champions League e volare in Polonia e Ucraina con il ct Hodgson.
     
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