Dost, 32 gol in 34 gare nel campionato olandese

Piace all’Arsenal e all’Aston Villa, lo corteggia anche l’Ajax.

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  1. »Fërnandõ Torreš 9
     
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    ROMA - Lionel Messi abita su un altro pianeta. Ha numeri da marziano: cinquanta gol in trentasei partite in campionato. Ha segnato, da solo, più di quanto siano riuscite a fare addirittura tredici squadre della Liga: Athletic Bilbao (49 reti), Siviglia (47), Betis (45), Espanyol (45), Real Sociedad (45), Sporting Gijon (42), Maiorca (41), Getafe (40), Osasuna (40), Villarreal (39), Granada (35), Saragozza (34) e Racing Santander (26). L’argentino del Barcellona è immenso, regala fuochi d’artificio e fa magie degne di Diego Maradona: l’unico capace di avvicinarlo, come media-gol, è stato Cristiano Ronaldo, che ha vinto il suo primo scudetto nel Real Madrid di Josè Mourinho raggiungendo quota 45 nella classifica dei cannonieri.

    LA SORPRESA - A parte Messi e il portoghese, che viaggiano a una velocità speciale e sgomitano ogni anno per il Pallone d’oro, è un ragazzo olandese il terzo migliore marcatore a livello europeo. La sorpresa è Bas Dost, ventitré anni il prossimo 31 maggio, un gigante di un metro e 92, centravanti dell’Heereveen, che nella prossima stagione sarà allenato da Marco Van Basten, pronto a firmare un contratto fino al 2014 e a sostituire in panchina Ron Jans. Un talento che cerca un posto in prima fila. Ha chiuso l’Eredivisie, il campionato olandese, senza saltare neppure una partita: trentadue gol (solo quattro su rigore) in trentaquattro giornate. Si è piazzato davanti a Luuk De Jong, classe 1990, il gioiello del Twente, e al siriano Senharib Malki (1984), punta del Roda, entrambi a segno 25 volte. Dost potrebbe partecipare anche all’Europeo in Polonia e Ucraina: si è guadagnato le attenzioni del ct Bert Van Marwijk.

    LA TRADIZIONE - L’Heerenveen ha sempre avuto, come struttura organizzativa e settore giovanile, una buona credibilità in Olanda. Non è un caso che il club sia stato scelto da Van Basten, ct degli “orange” per quattro anni (dal 2004 al 2008), fermo dal 2009 dopo una stagione al timone dell’Ajax. L’ex campione del Milan si era dimesso nei “lancieri” dopo la mancata qualificazione alla Champions League. Dalla metà di luglio indosserà la tuta dell’Heerenveen, che ha vinto solo un trofeo nel corso dei suoi novantadue anni di storia, sotto la guida dell’allenatore norvegese Trond Sollied: ha infilato in bacheca una Coppa d’Olanda, nel 2009, dopo aver battuto ai calci di rigore (5-4) il Twente di Eljero Elia (ora alla Juve) e Marko Arnautovic, passato poi all’Inter e dal 2010 al Werder Brema. Solo un trofeo, ma in compenso l’Heerenveen si è rivelato spesso uno splendido trampolino di lancio per i suoi attaccanti. Ha aperto la strada del grande calcio a Ruud Van Nistelrooy, ceduto nel 1998 al Psv Eindhoven, e a Klaas Jan Huntelaar, acquistato nel 2006 dall’Ajax. Ma anche il danese John Dahl Tomasson, ex Milan, proprio come Huntelaar, è stato scoperto dall’Heerenveen nel 1994, quando giocava nel Koge Boldklub.

    LA PREMIER LEAGUE - E’ terzo in questa classifica globale dei marcatori, davanti a gente del calibro di Robin Van Persie (30 gol, Arsenal), Klaas-Jan Huntelaar (29 gol, Schalke 04) e Zlatan Ibrahimovic (28 gol, Milan). Dost ha un contratto che scade il 30 giugno del 2015. Ha ricevuto diverse offerte soprattutto dalla Premier League: lo cercano l’Arsenal e l’Aston Villa. E’ affascinato dall’Inghilterra. L’Heerenveen potrebbe farlo partire a luglio, dopo averlo ingaggiato nell’estate del 2010 in cambio di due milioni e mezzo di euro. Dost ha cominciato a farsi conoscere nell’Heracles Almelo (diciassette reti in sessantuno partite in Eredivisie dal 2008 al 2010) e prima ancora nell’Emmen (sei gol in ventitré presenze nel 2007-08). Nell’Heerenveen si è consacrato in questo campionato, ma già nella scorsa stagione si era fatto notare: tredici gol in trentadue gare.

    GLI ALLENATORI - La sua favola è cominciata nel vivaio del Germanicus, piccolo club di Coevorden. Poi è proseguita all’Emmen, dove Dost ha fatto il suo esordio da professionista, nella serie B olandese, il 10 agosto del 2007, sul campo del Go Ahead Eagles. I primi gol li ha firmati l’8 febbraio del 2006 contro il Fortuna Sittard: una doppietta per incorniciare uno spettacolare 3-3 finale. Il suo allenatore era Gerry Hamstra. Nell’Heracles Almelo, invece, è stato il tecnico Gert Heerkes a puntare su Dost. L’ha fatto debuttare in Eredivisie il 31 agosto del 2007 contro il Feyenoord.

    C’E’ ANCHE L’AJAX - Sogna un grande club, anche se non fa pressioni e lascerà in estate piena libertà ai dirigenti dell’Heerenveen, che valuta il suo cartellino intorno ai sette milioni di euro. Dost è nato il 31 maggio del 1989 a Coevorden. Piace anche all’Ajax, che aveva provato a prenderlo già ai tempi dell’Heracles Almelo. E’ un centravanti molto bravo di testa: per sfruttare al massimo le sue qualità ha bisogno di due esterni in grado di arrivare sul fondo e di sfornare cross. In area di rigore fa valere il suo fisico, i suoi muscoli, ma è anche svelto ad approfittare di una disattenzione dei difensori. Nell’Heerenveen, che si schiera con un 4-2-3-1, può contare sul sostegno costante sulle fasce di Luciano Narsingh, ventuno anni, otto gol in campionato, e del marocchino Oussama Assaidi, classe 1988, dieci reti in ventisette partite. Ma Dost non è l’unico pezzo pregiato dell’Heerenveen, che può contare anche sulle magie del trequartista serbo Filip Djuricic (1992), dieci reti in questo campionato. Una stagione d’oro per la squadra bianco-blu, che ha concluso al quarto posto e ha centrato la qualificazione in Europa League.
     
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